Paraboloide a sella
La posizione dell’Ingegnere
I PARAMETRI (da 1 a 5) :
- Conoscenza delle Formule: 4
- Coefficiente di Difficoltà: 2
- Dolcezza: 3
- Goduria: 4
LA SITUAZIONE:
“Eeeehh? Che teorema devo applicare? Stokes?”. Starete pensando tutti voi Ing. in sessione alle prese con l’esame di ANALisi 2 e relativa astinenza dalle quattro lettere iniziali del termine in maiuscolo.
Non preoccupatevi: è sufficiente dare una sfogliata al capitolo sugli integrali curvilinei del vostro libricino matematico e istruire algebricamente la vostra Lei riguardo alla posizione da assumere. Prima di passare a quest’ultima cosuccia, chiariamo un paio di cose:
• Inutile specificare di cos’è il flusso;
• E’ utile introdurre il concetto di rotore, termine vagamente familiare a quanti (maschi) dopo la doccia si esercitano nella pratica dell’ “elicottero”
SVOLGIMENTO
La vostra coniglietta si deve stendere prona, con la schiena un po’ inarcata, rivolgendovi le chiappette e allargando leggermente i vettori di circa arccos(1/2). Ovviamente si richiede (condizione necessaria e sufficiente) che la donzella non mangi da McDonald’s tutte le sere, altrimenti avrei scritto “ellissoide” nel titolo. L’Ing. come se fosse un audace fantino in groppa alla sua giumenta, deve montare in sella (appunto) e applicare un campo vettoriale entrante, sfruttando la frequenza naturale di oscillazione delle curve della sua dolce metà (o dolce meta dipende dai punti di vista, chiamiamo in causa qui un rugbista).
Tralasciando la rima contenuta nelle parentesi tonde, vi assicuro che se avrete una frequenza giusta non cambierete più metodo!
Alberto Giudici