Tifosi in protesta

BRESCIA - Gli Irriducibili, storico gruppo di tifosi bresciani, si fanno sentire. Mesi e mesi di incontri ai piani alti per capire come si sarebbe evoluta la questione di “stadi/palazzetti” in questa nuova stagione.

La situazione è ancora precaria e i tifosi di tutta Italia insorgono. Plateale lo striscione esposto dagli Irriducibili: “100% di capienza, abbiamo finito la pazienza”.

Questo è il pensiero comune delle tifoserie italiane, le quali hanno “marciato” in segno di protesta a Bologna durante le finali di Supercoppa.

I tifosi non vogliono provocare, ma pretendono chiarezza. Come è possibile che con quasi tutto il paese vaccinato e munito di Green Pass non si possa accedere in totale sicurezza al palazzetto?

Semplicemente il Governo non si fida ancora di prendere una decisione simile e non se la sente di rischiare un’ulteriore ondata. Sorge, però, un altro problema: si riuscirà a giocare con continuità il campionato 21/22 di pallacanestro?

La Virtus Bologna, ad esempio, si è detta contraria all’iniziare questa stagione. E non è la sola. Il grande rischio che corrono tutte le squadre quest’anno è aumentato. Sarebbe il secondo campionato consecutivo praticamente senza nessuna entrata per le società e il rischio fallimento è dietro l’angolo.

Non si parla solo di squadre di Serie A ovviamente, ma di tutto il movimento cestistico italiano. Dopo tutta la fatica fatta dalla pallacanestro per entrare negli sport di élite dell’Italia, cadere adesso sarebbe un grandissimo fallimento.

Il basket più che mai vive degli ingressi dei tifosi, non è uno sport “ricco” come il calcio e le diverse squadre cestistiche italiane iniziano a veder volteggiare ombre intorno a loro.

Quello che si chiedono gli Irriducibili, allora, non è tanto complesso: “Possiamo tornare a palazzo a tifare la nostra Leonessa in totale sicurezza?”.

Le premesse ci sono, altri paesi ridotti peggio dell’Italia dal punto di vista sanitario lo hanno già fatto. Allora, cos’è che ci frena?

Federico Bertoni