Stefano Ferri
La pallavolo al centro del villaggio
BRESCIA - La pallavolo al centro del villaggio. È così il mondo di Stefano Ferri, schiacciatore classe 2000 della Consoli Sferc Centrale.
Arrivato dalla Vigilar Fano, squadra della sua città d’origine, la banda marchigiana si è messa in luce fin dal precampionato, impressionando gli addetti ai lavori per le sue doti tecniche e fisiche.
Riservato fuori dal campo, sul rettangolo di gioco ha dimostrato di poter esprimere un grande potenziale e di avere ancora grandi margini di crescita.
Per lui l’A2 non è assoluta novità (aveva esordito nel secondo campionato nazionale fra il 2017 e il 2019 prima con la maglia di Club Italia, poi con Potenza Picena ndr), ma quella di quest’annata ha un coefficiente di difficoltà ancora più elevato: “Il torneo in corso è molto equilibrato, non c’è una ‘ammazzacampionato’ come in passato, e questo deve darci consapevolezza e voglia di giocarcela con tutti”.
Fra i suoi pregi, Ferri ha anche la duttilità tattica, tanto che Zambonardi l’ha utilizzato come opposto quando Klapwijk si è ritrovato ai box causa infortuni: “A Brescia sto bene e sento di poter imparare molto. Siamo un roster affiatato”.
Appena può torna nelle Marche, per respirare aria di mare e riabbracciare la famiglia.
Proprio a Fano, Ferri ha imparato l’anno scorso una dura lezione: “Abbiamo dominato in regular season per poi squagliarci nei playoff. Da qui alla primavera dobbiamo mantenere una buona posizione senza disperarci per le sconfitte. Dovremo essere letali e lucidi nei momenti che contano, sia in Coppa che ai playoff. Il mio sogno? Arrivare un giorno in Superlega”. Magari con la maglia dei tucani, aggiungiamo noi.
Alessandro Massini Innocenti