Ritorno in presenza
Lezione che vai, collega che trovi
BRESCIA - Ah cari miei, è stato bello finché è durato: da quasi un mese ormai vi tocca pure vestirvi per andare a lezione.
Dimenticate i pigiamoni, le tazze enormi di caffè e la connessione che vacilla: è il ritorno alle lezioni in presenza. (E agli aperitivi di fine giornata).
Avere fisicamente a che fare con i colleghi di corso, li trasfigura da icone di Google Meets a persone reali. Ed ecco che si possono trovare diverse categorie, quasi esemplari della fauna universitaria.
- Il meticoloso: dopo aver disposto in ordine di utilizzo tutti gli attrezzi, inizia a prendere appunti alla velocità della luce. Con lo sguardo fulmineo, intercetta l’occhiata del compagno che vorrebbe solo capire come le sue orecchie possano essere collegate alle mani in uno spazio sinaptico.
- Il creativo: spesso lo si avvista in zona Giurisprudenza, lì infatti convivono pacificamente quegli studenti che, di fronte a un manuale di sole parole non vedono un ostacolo, ma un’opportunità. La concreta opportunità di usare sei evidenziatori diversi per lo stesso paragrafo.
- Lo studente del futuro: capace di mimetizzarsi alla perfezione, lo si riconosce dal momento in cui il Prof. inizia a spiegare. Lo studente del futuro conosce tutte le parole della lezione e si improvviserà in un duetto, anticipando la fine di ogni frase del Prof. Un piacere unico…
Sofia Bettari