La casa dell’ AN...
Per crescere ci vuole tempo
BRESCIA - Per costruire una casa con fondamenta solide ci vuole tempo. E gli imprevisti non fanno che complicare le cose. Il maltempo, quella cosa in più da sistemare, l’operaio che si prende il raffreddore.
L’obiettivo però non cambia: realizzare una bella casa, sicura e che resisterà al tempo e alle intemperie.
L’An Brescia è proprio così, un cantiere aperto che cerca di mantenere il ritmo degli avversari, rincorrendo una stagione che mai come quest’anno corre velocissima.
Così, come aveva previsto l’allenatore Sandro Bovo, “Siamo giovani, avremo alti e bassi”, questi mesi hanno visto il gruppo alternare prestazioni buone ad altre meno adeguate.
Dopo aver conquistato la qualificazione alla finale di Coppa Italia e al girone della Champions League, l’An ha dovuto fare i conti con le prime sconfitte: non capitava dal 2011 che la squadra bresciana perdesse così tante partite, soprattutto in campionato.
“Non è una crisi, stiamo crescendo, ci vuole tempo” ripete coach Bovo. E pretendere di più, anche da lui, sarebbe fuori luogo.
La squadra ha del potenziale, ma ha bisogno di tempo per conoscersi e realizzare la propria identità.
Troppo presto per tirare le somme, ingiusto giudicare già fallimentare questo nuovo ciclo. “Sono qui da più di un decennio, qualche giovane mi sembra di averlo fatto crescere” scherza – ma nemmeno troppo – coach Bovo.
A dir la verità il suo commento è impreciso: l’allenatore non solo ha cresciuto dei giovani trasformandoli in giocatori forti, ma li ha aiutati sempre a trovare quella personalità che è indispensabile avere per stare ai massimi livelli.
Quindi guardate il cantiere con sospetto, mettetevi lì con le mani dietro la schiena e date pure consigli. Tanto, quando meno ve lo aspetterete, quello scheletro di cemento e mattoni sarà diventato una casa.
La redazione